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Dal 10 al 19 aprile: Primavera in via Balbo

Festeggiamo l’inizio della primavera con una dieci giorni che dal 10 al 19 aprile allieterà il quartiere Vanchiglia nell’area pedonale di via Balbo.
In quartiere, dove la speculazione scontrollata e la logica del commercio cercano di far scomparire l’identità di chi lo abita, facciamo capire che ci sono modi diversi di vivere Vanchiglia.
Liberiamo Vanchiglia dalle logiche speculative e costruiamo alternative insieme.

primavera2015

Salviamo il Maria Adelaide

Pubblichiamo qui il comunicato del comitato “Salviamo il Maria Adelaide” ricordando che sabato 28 marzo ci sarà un presidio proprio davanti all’ingresso dell’ospedale.

Non possiamo permettere che chiudano l’ospedale Maria Adelaide, distaccamento dell’ospedale CTO e unico presidio sanitario pubblico di Vanchiglia.

Fare cassa riducendo servizi essenziali è inaccettabile come è inaccettabile per gli abitanti e le abitanti di Vanchiglia e della zona Nord di Torino non avere più un ospedale pubblico di zona ed un polo ortopedico d’eccellenza.

Ci vediamo sabato 28 marzo alle 10:00 davanti all’ingresso dell’ospedale Maria Adelaide.

mariadelaide

Alla conquista dello spazio

Carnevale in Vanchiglia

Carnevale di Vanchiglia

 

Carnevale di Vanchiglia

Sabato 28 febbraio ore 14.30 – Zona pedonale Balbo

Martedì grasso, ultimo giorno di Carnavale? Non per tutti! Il Carnevale di Vanchiglia giunge quest’anno alla sua 15ª edizione e sabato 28 febbraio attraverserà nuovamente le vie del quartiere. La tradizionale sfilata dei carri partirà alle ore 14.30 dalla zona pedonale Balbo e terminerà nel giardino dove ad attenderci ci saranno una ricca merenda, buona musica e giochi per grandi e piccini. Un momento di socialità e di festa per partire insieme alla conquista dello spazio!

Riprendiamoci i nostri spazi

Ogni spazio svuotato rischia di divenire terreno per la speculazione,
ogni spazio vissuto evita che questo accada.

Il quartiere Vanchiglia da tempo sta vivendo dei profondi mutamenti che tendono a stravolgere la geografia urbana, modificando di fatto gli spazi di vivibilità e di socialità dei vanchigliesi e delle vanchigliesi. Ma il quartiere è anche di chi ogni giorno lo attraversa, dei vecchi e dei nuovi residenti, delle studentesse e dei pensionati, delle famiglie e di chi ci si affaccia solo per curiosità.

Da anni il Comitato di Quartiere declina il suo agire politico alla riappropriazione degli spazi che lentamente ci vengono sottratti, perché vivere piazza S. Giulia senza macchine è riappropriazione, perché difendere un presidio sanitario territoriale è lungimiranza, perché parlare di gentrification è una presa di posizione, perché tenere aperto il giardino in comune è una restituzione a tutto il quartiere.

La zona pedonale Balbo è un piccolo tratto del nostro quartiere che ogni giorno attraversiamo per portare i nostri figli e le nostre figlie a scuola o all’asilo, per andare a fare la spesa o per portare a spasso il cane. È anche il luogo in cui il comitato ha spesso messo in campo le proprie iniziative per rivendicare spazi di socialità condivisa. Sappiamo anche che la zona pedonale Balbo, o le cancellate, sono luogo di spaccio. Ma lo spaccio non ha mai trovato e non potrà mai trovare spazio in un luogo come questo.

Lo spaccio non fa altro che arricchire i trafficanti. Non vogliamo che il malaffare e la speculazione trovino terreno fertile nel quartiere, che il profitto eroda sempre di più i nostri spazi. E non è una questione etnica, lo sappiamo, perché abbiamo visto spacciatori italiani, torinesi e non, africani e non solo alternarsi nello stesso ruolo. Non è una questione etnica perché le nostre figlie parlano lingue diverse, perché i nostri amici hanno colori diversi della pelle, perché i nostri vicini non sono nati tutti in Vanchiglia. Non abbiamo bisogno di sentire l’accento per non volere lo spaccio.

La migliore risposta che il quartiere può dare è quello di riprendersi gli spazi che la speculazione fin troppo rapidamente cerca di sottrarre alla comunità iniziando a riappropriarsi di quelli che da sempre sono luoghi di socialità, iniziando dalla zona pedonale Balbo.

Riprendiamoci_I_Nostri_Spazi

Edizione DiZona Dicembre 2014

Ecco la nuova edizione del giornale di Vanchiglia DiZona, un giornale gratuito distribuito nel quartiere scritto di volta in volta da chi, nel Comitato e non solo, vuole provare a dire quello che pensa.

L’edizione del DiZona dicembre 2014 è dedicata all’Orchestra Popolare Sinfonica OpS e contiene dichiarazioni inedite dei maestri e del direttore.

Vuoi sapere cosa ti riserva il futuro? Non ti perdere il fantastico futurcinemusicooroscopo della nostra amata veggente.

 

Inaugurazione della Lu.Po

La ludoteca popolare Lu.Po. riaprirà le sue accoglienti porte!

E’ proprio il caso di festeggiare! Vi aspettiamo per una merenda di inaugurazione dalle 16:30 di mercoledì 5 novembre.

La Lu.Po. si trova in corso Regina Margherita 47 (CSOA Askatasuna) e dal 5 novembre aprirà ogni mercoledì pomeriggio dalle 16:30 ad ora di cena.

inaugulupo

Ma che cos’è la Lu.Po.?

Uno spazio aperto.
Un progetto che trae la sua forza dalle esperienze che le persone vorranno portare.

   UN PROGETTO nato dal basso e che si concretizza attorno alle esigenze dei bambini, delle bambine e dei genitori che frequentano il quartiere, che lo vivono e che l’hanno scelto.

Gli utilizzatori, le fruitrici, gli utenti di servizi si trasformano in “inventori” ed “inventrici” di contenuti e di forme dello stare insieme.

Ma perché tutto questo sia possibile è importante uscire dalle logiche commerciali del “pagare e pretendere” per entrare in quelle dello scambio che aggiunge quell’importante ingrediente che è il “mettersi in gioco”.

Giocare per inventare mondi, per entrare in contatto con gli altri, capire un po’ più di se stessi.

   UNO SPAZIO. Un cortile in città.

La LuPo è anche uno spazio fisico, un giardino fra due scuole, ma vuole anche essere lo spazio della città per imparare a riconoscere le vie che percorriamo di fretta e caricarle di memoria.

E’ uno spazio di aggregazione perché sono le reti di relazioni che rendono sicure le città.

Uno spazio dove adulti, bambini e bambine possano stare insieme e dove ogni persona possa avere un ruolo attivo nella creazione di un percorso condiviso.